La 
    Megabatteriosi è più spesso una malattia secondaria simile in natura e 
    trattata allo stesso modo della Trichomoniasi, della Candidosi e 
    dell’infezione da Streptococchi. Gli uccelli colpiti non crescono forti e 
    robusti e si ammalano tutte le volte in cui aumenta lo stress, specialmente 
    durante le cove, la muta giovanile e subito dopo aver formato le coppie per 
    il primo evento riproduttivo.
    
      
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        Parecchi M.ornithogaster (frecce blu) sono presenti ed evidenziati con la 
        colorazione di Gram (blu-porpora). Un pezzo grande di fibra alimentare 
        (freccia bianca), spesso confuso con M.ornithogaster, è presente nella 
        parte in alto a sinistra. 
        
        Tampone cloacale. Colorazione di Gram. 
          
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         La 
        Megabatteriosi viene quindi piuttosto curata  tramite la selezione 
        genetica selezionando gli Uccelli più robusti, avendo cura di notare 
        attentamente le  patologie che possono colpire l’animale quando il 
        sistema immunitario risulta compromesso, specialmente la Clamidiosi e la 
        Poliomavirosi. Può quindi colpire i Diamanti di Gould alla prima muta 
        giovanile, quando le condizioni di stress aumentano considerevolmente. 
         E’ 
        una della patologie più temute in allevamento perché la sua comparsa è 
        correlata direttamente con risultati scarsi in termini quantitativi e 
        qualitativi. 
        
        
        
        Per molti anni la Medicina ha cercato un 
        rimedio contro questo particolare fungo, creduto un batterio dalla forma 
        insolitamente grande e per questo così precedentemente denominato (Megabacterium), 
        ma oggi si è arrivati all’accettazione di un farmaco antimicotico, l’Amfotericina 
        B contenuta nel FUNGILIN, quale trattamento di elezione per la cura 
        della Megabatteriosi.  
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    Sfortunatamente però questo farmaco deve essere utilizzato con la massima 
    parsimonia perché causa insufficienza renale e sterilità nei soggetti 
    adulti, anche se in ottima forma;  il suo uso deve essere mirato solo agli 
    uccelli in cui la patologia è stata diagnosticata e tutt’al più ai Diamanti 
    con cui questi soggetti sono venuti a contatto. 
    
      
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         E’ pur 
        vero che tale farmaco non viene assorbito a livello intestinale ma in 
        ogni caso i problemi di insufficienza renale e diminuzione di fertilità 
        sono molto più comuni di quello che si pensi, con il suo uso 
        spropositato. Macrorhabdus ornithogaster 
        danneggia le ghiandole cosicché i succhi digestivi non sono prodotti. I 
        sintomi sono evidenti dal fatto che vengono danneggiate le capacità 
        digestive del proventricolo e del ventriglio. Negli Uccelli in 
        salute questi organi producono succhi digestivi, enzimi, muco ed altre 
        secrezioni ghiandolari, che insieme all’azione frantumativa del 
        ventriglio sono essenziali per la digestione del cibo. 
         
        
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        M.ornithogaster appare blu nei preparati ottenuti con colorazione 
        Romanowsky. 
        
        Tampone cloacale. Colorazione Diff-Quick.  | 
      
    
    
    
     I 
	Canarini ed i Diamanti di Gould infetti di solito muoiono letteralmente di 
	fame perché nessuno dei nutrienti proveniente dal cibo ingerito riesce ad 
	essere assimilato o digerito nel corpo. Il risultato si tramuta nell' ADULTO 
	nel notare un uccello sempre affamato, che fatica a mettere peso, diviene 
	molto debole e può eventualmente morire di fame o di qualche altra 
	patologia.  Gli Uccelli in generale e particolarmente i Diamanti i 
	Gould sono molto suscettibili agli effetti dell’ipoglicemia (glucosio basso 
	nel sangue); possono quindi comparire bizzarri segni neurologici in questo 
	periodo in cui scarseggiano le riserve di glucosio, in primo luogo 
	svenimenti e coma dovuti alla loro piccola taglia e al loro metabolismo 
	basale particolarmente elevato.
     
    
      
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        M. ornithogaster 
        che appaiono intrecciati o disposti parallelemente gli uni agli altri in 
        un preparato in cui appaiono blu. Tampone cloacale. Colorazione 
        Diff-Quick.  | 
        
               
          
        
        La diffusione in un organismo è variabile. I microrganismi possono 
        essere numerosi, come in questo Diamante di Gould, oppure rari. Tampone 
        cloacale. Colorazione di Gram.  | 
      
    
     
    
	1)Perdita di peso. 
    L’animale tenuto in mano è molto leggero, ha lo sterno prominente e muscoli 
    pettorali molto poco sviluppati
    
	2)Fame eccessiva. Gli 
    animali colpiti mangiano quasi sempre, stanno sempre sulla mangiatoia o 
    sulla parte più bassa della gabbia o della voliera alla ricerca di cibo.
    
	3)Aspetto di uccello 
    ammalato con piume arruffate.
    
	4)Vomito. Il vomito 
    può avvenire quando un eccessivo aumento di muco causato dall’infezione 
    blocca i movimenti del cibo attraverso lo stomaco. 
    
	5)Feci semiliquide e 
     abbondanti contenenti semi indigeriti o tracce di sangue. Questo sintomo 
    si nota sempre nei soggetti affetti dalla forma più grave della malattia.
    
    
	6)Cloaca con presenza 
    di feci scure e imbrattanti tutte le piume attorno. Questi sintomi compaiono 
    quando altre infezioni intercorrenti avvengono in concomitanza con la 
    Megabatteriosi.
    
	7)Piume molto secche, 
    sporche. La qualità pessima delle piume deriva dalla malnutrizione.
    
	8)Morte, 
    specialmente dei piccoli nidiacei attorno al 7-8 giorno di vita e con il 
    gozzo pieno, dal momento che i processi digestivi non hanno luogo per 
    mancanza di enzimi e succhi digestivi. La morte avviene anche per infezioni 
    secondarie, fame. La mortalità è molto bassa però negli Uccelli che riescono 
    a sopravvivere.
    
	9)Segni neurologici 
    provocati dall’ipoglicemia.
    
      
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        Presenza di M. ornithogaster nella mucosa del proventricolo di 
        questo Diamante di Gould. Colorazione di Gram. 
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        Diagnosi di Macrorhabdus ornithogaster. 
        
        La diagnosi di 
        Megabatteriosi può avvenire facilmente tramite l’analisi delle feci e 
        successiva coltura o tramite l’analisi degli organi degli animali 
        deceduti, soprattutto l’esame microscopico con colorazione di Gram della 
        mucosa proventricolare.  
        E’ molto importante 
        ricordare che il decesso avviene generalmente intorno al 7-8 giorno e 
        con gli animali che presentano il gozzo pieno, data l’impossibilità di 
        portare a compimento il processo digestivo. I test effettuati sulle feci 
        rivelano molti ma non tutti gli Uccelli portatori e risultano essere 
        molto più affidabili quando gli Uccelli sono sotto stress, stanno 
        allevando o vivono in voliera sovraffollata.  
        Ricordiamo che questo 
        fungo è lo stesso organismo in passato conosciuto come "megabatterio" ed 
        ora meglio classificato col suddetto nome. 
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     Un buon 
    management dell’allevamento è il miglior modo per prevenire questa 
    temutissima patologia, che può arrivare in molti casi ad azzerare i 
    risultati di allevamento durante tutta la stagione cove e non solo. E’ da 
    tenere presente che molte voliere divengono affollate dopo la stagione cove 
    con i nuovi nati. Il modo più naturale di prevenire l’insorgere della Megabatteriosi è la somministrazioni di integratori vitaminici, di polline 
    d’api e di Echinacea proprio nel periodo in cui l’organismo del giovane 
    animale viene a contatto con moltissimi antigeni provenienti dall’ambiente 
    esterno: le difese immunitarie proprie di ciascun soggetto si svilupperanno 
    quindi nel migliore dei modi e si potrà parlare di resistenza naturale ai 
    temuti microrganismi oggetto della trattazione. Gli stress di qualsiasi 
    origine non fanno altro che aumentare l’incidenza della Megabatteriosi in 
    allevamento. Molti Uccelli presenti in allevamento rimangono sani e vitali 
    durante un periodo più o meno lungo, a meno che non sia presente un’altra 
    malattia o il management non viene effettuato nel migliore dei modi.
    
    I primi 
    Diamanti di Gould ad ammalarsi di Megabatteriosi sono inevitabilmente 
    imparentati geneticamente. Queste “famiglie suscettibili” possono 
    essere facilmente identificate nei primi stadi di sviluppo della patologia e 
    gli uccelli portatori imparentati eliminati dai futuri accoppiamenti. 
    L’infezione da 
    Macrorhabdus ornithogaster 
    si sviluppa molto spesso dopo 
    che gli uccelli portatori, quindi che non manifestano clinicamente la 
    malattia,  subiscono dei fenomeni stressogeni come ad esempio la 
    partecipazione a qualche Mostra. Gli Uccelli che godono invece di buona 
    salute si infettano sotto lo stress provocato dal sovrappopolamento o altre 
    malattie. 
     Importantissimo è notare ed identificare la causa scatenante della 
    Megabatteriosi quando i Diamanti di Gould non sono imparentati ed è da 
    tenere presente il fatto che tale patologia non è particolarmente contagiosa 
    da un uccello all’altro ma riflette un aumentata suscettibilità alla 
    patologia stessa da parte dell'animale.
    Molti 
    Gould riescono a guarire spontaneamente dalla Megabatteriosi dopo che un 
    processo alla base è stato trattato. L’infezione può anche ripresentarsi 
    dopo un trattamento qualora delle patologie pure presenti nell’animale sono 
    state per troppo tempo non curate, identificate e lasciate al proprio 
    destino. Un occhio di riguardo deve essere posto anche alle malattie 
    concomitanti, al sovraffollamento e alle famiglie deboli quando l’infezione 
    da 
    Macrorhabdus ornithogastersi 
    è già presentata in occasioni precedenti. 
    Il 
    Fungilin (Amfotericina B) non dovrebbe essere usato per trattare la totalità 
    degli animali quando la Megabatteriosi è stata diagnosticata. I risultati in 
    questo caso hanno vita debole ed i trattamenti di ripetizione divengono 
    importantissimi, oserei dire fondamentali, per evitare il ripetersi di 
    episodi morbosi e dal momento che magari gli episodi che ne fanno da sfondo 
    non sono stati identificati. 
     
    I 
    risultati finali sono rappresentati da Uccelli molto deboli che richiedono 
    una costante medicazione per rimanere vivi e vitali, così come le voliere 
    sovraffollate divengono suscettibili di molte malattie. 
    Di suo 
    conto, il Diamante di Gould affetto da Megabatteriosi non è fonte di 
    contagio molto alto per i suoi consimili, ma tuttavia esplica un effetto 
    nocivo sui suoi piccoli che alleva, che saranno sicuramente contagiati da 
    Macrorhabdus ornithogaster 
    .Gli animali contagiati o i portatori quindi esporranno i nuovi piccoli di 
    tutta la voliera ad occasione di contagio, soprattutto se vivono più uccelli 
    del dovuto nella gabbia o voliera loro destinata. Ogni nuovo Gould immesso 
    con gli altri consimili in voliera deve essere testato mediante l’analisi 
    delle feci anche e soprattutto prima che inizi ad allevare, divenendo 
    riproduttore e trattato a secondo dei casi di positività o no.  
     
    Quegli 
    uccelli che non rispondono al trattamento con l’Amfotericina B sono i 
    canditati ideali da non mettere in riproduzione e da allontanare 
    dall’allevamento perché i loro piccoli rimarranno sempre suscettibili ad 
    infezioni di questo tipo. Il Fungilin deve essere impiegato per 10 giorni 
    alla dose di 8 ml per litro di acqua da bere negli uccelli in cui è stata 
    diagnosticata la patologia. Nei casi in cui invece si utilizzino i Passeri 
    del Giappone come balie e sono stati trovati positivi al 
    Macrorhabdus ornithogaster 
    la 
    dose ed il tempo di trattamento rimangono invariati con l’unica accortezza 
    che se la diagnosi è stata fatta nei Passeri del Giappone quando stanno 
    covando le uova dei Gould il trattamento deve concludersi il giorno prima 
    della nascita dei pulli. Inoltre, per una settimana ancora una goccia di 
    Fungilin deve essere somministrata direttamente in bocca nei piccoli Gould a 
    partire dal secondo giorno di vita. Dato che 
    Macrorhabdus ornithogaster 
    cresce bene in un ambiente 
    alcalino, un'altra accortezza nell’effettuare il trattamento consiste nell'aumentare 
    l'acidità gastrica. E' possibile ottenere questo acidificando l'acqua di 
    bevanda degli uccelli, con acidi organici ( aceto di mele, aceto bianco o 
    succo di pompelmo ), oppure usando il Lactobacillo spp.
     
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